Francesco Rampazzo
Francesco   Rampazzo

Biciclettando a Stoccolma

14/06/2015

Finalmente, sono riuscito ad assemblare il video con le riprese fatte durante Maggio a Stoccolma. Un mese passato con la copro in testa!! Non sono molto bravo a fare queste cose, ma mi diverto ad imprecare davanti al computer per ottenere qualche risultato. Ovviamente, io mi immaginavo un filmato da tre minuti con scene da film, ma bisogna anche capire i propri limiti.

Maggio a Stoccolma è fantastico: sempre più luce e la Primavera si fa sentire. Girare in bici per Stoccolma non è molto difficile né pericoloso: le piste ciclabili ti portano ovunque e sono sacre. Un problema nei giorni iniziali sono le salite assai ripide, ma con un po' di allenamento ci si abitua a tutto. ;) Gli abitanti di Stoccolma sembra stiano correndo il Tour de France quando se ne vanno a lavoro al mattino. Sono super accessoriati e con una super fretta che il primo giorno in bici io pedalavo ingenuamente senza fretta, "all'italiana" godendomi il paesaggio e le strade nuove e a momenti mi insultavano. Per gli Svedesi anche dirti "spostati" è un trauma, cose che possono capitare solo a loro che sono sempre "politically correct", ma in quel caso gli stavo per far partire l'embolo. A Stoccolma hanno perlopiù tutti bici funzionanti, non scassate in modo da prevenire furti, indossano caschetto e hanno luci frontali e posteriori di segnalazione sempre. Ora anche in Italia dovrebbe essere così anche per legge, ma non lo è. Mai in città avevo sempre indossato il caschetto in bicicletta. Forse, per sentirmi ed atteggiarmi un po' più come gli autoctoni sono diventato responsabile in bicicletta. In ogni caso, dopo dieci giorni a Padova la cosa che noto maggiormente è che non c'è rispetto per le biciclette da parte delle auto e i ciclisti, dal canto loro, sono irresponsabili per come vanno in giro per la città. Io per primo. Forse dovremmo imparare dai paesi nordici quel senso di rispetto per la strada rispetto ad auto, biciclette e pedoni che ci manca per essere responsabili verso noi stessi e gli altri.